Esperienze di un … Angelo

Tutti gli episodi sono la diretta esperienza di Angelo Devich realmente accaduti; i nomi scelti sono di pura fantasia.

RELAZIONE SU ALCUNI INTERVENTI

Le relazioni sono state consegnate personalmente da Angelo all’Associazione Penelope per far si che siano pubblicate in questo sito affinchè le sue testimonianze siano di lezione a tutti coloro che, in un modo o in un altro, partecipano alle ricerche di persone scomparse.
La sua dedizione a questo tipo di lavoro non ha limiti e noi, da quaggiù, dobbiamo solo essere grati a quello che Angelo ha fatto in tutta la sua vita. 
Un ringraziamento da parte dell’Associazione Penelope con la sola speranza che da lassù ci guidi per sempre.

1° Episodio

Alle 23.30 circa gli inquilini di una casa di periferia sita in zona montana, venivano attirati dalle grida di Persona1, la quale si era allontanata dall’abitazione correndo e, nella fuga, si era inoltrata in un canalone che scendeva in paese. Viene lanciato l’allarme e decine di soccorritori intervenivano alla ricerca della giovane donna. Dopo aver capito che si trattava di Persona1, anche su iniziativa dei carabinieri, sono state abbandonate le ricerche in quanto la scomparsa in questione si era allontanata più volte da casa.
La mattina seguente venivo avvisato dell’accaduto e, d’accordo con alcuni volontari occasionali, abbiamo effettuato delle ricognizioni. Dopo un’ora viene rinvenuto il cadavere della giovane nel dirupo.
NOTA: Trattandosi di una persona con problemi psichici e che più volte si era già allontanata da casa, i soccorritori, poco motivati (questo è un grosso errore), sospendono le ricerche, pur avendo delle informazioni che l’interessata avrebbe potuto attuare un gesto estremo.

2° Episodio

Venerdì 14 novembre scatta l’allarme per Persona2 di 71 anni scomparso già dal 6 novembre da una località del Veneto.
Vengono organizzate le ricerche nelle vicinanze della sua abitazione.
Dopo aver controllato l’appartamento, i boschi circostanti ed il fiume, la Protezione Civile decide di interrompere le ricerche per mancanza di notizie; per maggiore precisione devo dire che le ricerche sono state effettuate per 4 ore da una quindicina di persone senza un buon coordinamento.
Nel corso della settimana, sono stato contattato dai familiari i quali hanno insistito per organizzare delle nuove ricerche. Dopo aver parlato con i familiari, sabato 22/11/2003, organizzo un nuovo intervento e verso le ore 11.00 viene rinvenuta la salma della persona ritenuta scomparsa sul greto di un torrente ad una distanza di circa Km. 1,5 dall’abitazione.

NOTA: Trattandosi di persona con problemi psico-fisici che vive da sola,  non attentamente seguita dai servizi sociali e con i familiari che le fanno visita saltuariamente, l’allarme per le ricerche è scattato con ritardo. Il fatto che si trattasse di persona anziana con problemi è un motivo per cui la Protezione Civile non è incentivata ad effettuare delle accurate ricerche e si preferisce sospendere l’intervento di ritrovamento con la motivazione di “mancanza di notizie”.
Io credo che immedesimarsi nella persona scomparsa può portare dei vantaggi per capire cosa veramente sia utile al ritrovamento e può risultare determinante per portare a termine il ritrovamento in maniera positiva